Un sabato mattina, così, senza alcuna motivazione apparente, mi viene in mente di organizzare una cena per sei persone a casa del mio compagno, faccio gli inviti e in men che non si dica mi ritrovo con una intera cena da preparare!

Niente panico. Sono cresciuta con una mamma che prepara regolarmente cene per 20/25 persone, almeno una volta a settimana, posso farcela.

Chiamo il mio compagno affinché vada a fare la spesa al posto mio, mentre io cerco di improntare un menù soddisfacente ma lui mi dice, lindo lindo, che deve andare a lavoro. Di sabato. Cavolo, adesso si che mi prende il panico. Ripenso alle cene di mamma, respiro, apro frigo e freezer e decido il menù. Avevo un po’ di sugo di tonno, due confezioni di salsiccia, una ruota di pesce spada di un chilo circa, olive, pomodori, una zucchina, fagioli in scatola, salvia fresca sul terrazzo, una confezione di cialde di cannoli emigrate dalla Sicilia, 5 patate, una scamorza, tartufo sott’olio, una gran varietà di sott’oli (melanzane, pomodori secchi, friarielli, olive di gaeta, buzzonaglia di tonno), senape antica, cioccolato fondente, zucchero a velo e cacao.

Questo è quello che ne ho ricavato.

Menù per 6 persone:

Aperitivi: – attorcigliati con senape antica e cumino; bomboloni di sfoglia ripieni di melanzane sott’olio; maxi bruschette con patè misti; pizzette con la ‘ghiotta di tonno. Antipasto: tortino caldo di patate con scamorza, speck e tartufo sott’olio. Secondi: Ruota di pesce spada all’Eoliana; Salsiccia al vino rosso su purea di cannellini alla salvia e friarielli; Contorno: zucchine marinate. Dessert: Cannolini ripieni di ricotta e cioccolato.

Ho comprato alcune cose che mancavano ed ecco un menù veloce e rapido, senza primi, che vi permette di sbizzarrirvi con gli antipasti e di fare due secondi, così i vostri ospiti saranno più che sazi ma non appesantiti. Facendo, poi, un secondo di carne e uno di pesce andrete incontro ai gusti dei vostri ospiti, senza obbligarli a mangiare cose che se potessero non mangerebbero. In una cena seduti, è infatti più difficile declinare un piatto, in questo modo potranno scegliere liberamente.

Soddisfacente, no? Anche secondo me! Faccio una breve ricognizione degli ingredienti mancanti e vado al super.

Mentre sono alla cassa, mi chiama una mia amica per propormi un brunch all’Auditorium per il festival del cinema di Roma. Non posso davvero dirle di no! Magari incontro Claudio Santamaria.

Torno a casa alla 5, piena di cibo pseudo light, senza aver incontrato Claudio e soprattutto con una intera cena da preparare!

Panico. Di Nuovo.

All’opera, su. Giuro, alle otto e un quarto avevo tutto pronto e stavo buttata sul divano a godermi una birretta fredda.

Iniziamo con i dettagli:

Maxi Bruschette con patè vari.

Qui potete sbizzarrirvi con la fantasia! Io ho comprato due baguette, le ho divise a metà e infornate per 6/7 minuti a forno già caldo (180°), poi ho preparato i patè e le ho condite. Ho frullato delle melanzane sott’olio insieme al timo e voilà il primo patè. La seconda l’ho condita con una buzzonaglia di tonno sott’olio emigrata dalla Sicilia. La terza con un patè di pomodori secchi e olive di gaeta frullati insieme a un po’ di basilico e pepe nero; l’ultima con un patè di funghi plerotus freschi, comprati al super e fatti soffriggere in olio e aglio, poi sfumati con il vino bianco. Ne ho tenuti da parte alcuni da mettere sulla bruschetta interi, cosicché fosse più facile stabilire gli ingredienti del patè e ho terminato con prezzemolo fresco.

Si presentano benissimo e sono molto sfiziose!

Pizzette di sfoglia con ‘ghiotta di tonno

In una fresca serata estiva, avevo deciso di preparare per il mio compagno, napoletano d.o.c. e attaccato morbosamente alle tradizioni culinarie della sua terra, un piatto tipico della cucina siciliana, cioè la pasta con la ‘ghiotta di tonno (di cui presto troverete la ricetta!) e mi era avanzato un po’ di sugo. L’ho congelato e mi è tornato utile in questa cena. Ho steso un rotolo di pasta sfoglia fresca, con una tazzina ne ho ricavato dei cerchietti che ho condito con il sugo ed ho infornato per 10 minuti a forno caldo (180°), appena cotti, ho spolverato un po’ di origano e un filo d’olio. Il bordino si è creato da solo, perché la pasta sfoglia è gonfiata dove non c’era il peso del sugo! Per essere sicure che siano cotti, guardate il fondo, se è trasparente allora devono cuocere ancora un po’. Deliziosi!

Attorcigliati con senape antica e cumino e bomboloni alle melanzane sott’olio

Mi era avanzato un rotolo di sfoglia, per cui l’ho diviso a metà e l’ho farcito in due modi diversi. Nella prima metà, vi ho spalmato abbondante senape antica e semi di cumino (anche il finocchietto va bene, se non avete cumino), l’ho arrotolata su se stessa e l’ho tagliata a fettine piccole. Poi ho attorcigliato su se stesse le fettine, li ho messi in teglia e li ho cotti per 20 minuti circa nel forno caldo (sempre 180°). Se volete un effetto dorato, spennellate un po’ di latte o un uovo sbattuto con un po’ d’acqua (diluire l’uovo serve per evitare che sappiano troppo di uovo). Nell’altra metà ho messo le melanzane sott’olio, ho arrotolato come sopra ed ho tagliato le fettine, ma non le ho attorcigliate su se stesse, le ho lasciate così. Sono venuti dei bomboloni rettangolari molto buoni! Purtroppo, ho dimenticato di fare la foto, ma li potete scorgere sul fondo della foto con le bruschette. In fondo i bomboloni e davanti gli attorcigliati alla senape.

Tortino caldo di patate, con scamorza, speck e tartufo sott’olio

Come già detto, avevo solo 5 patate.  Poche per fare qualunque cosa..o quasi. Se usate la mandolina per tagliare la verdura, questa avrà una resa del triplo…e infatti..sono riuscita a fare 6 tortini con 5 patate! Buono no?

Tagliate le patate, dopo averle lavate e pelate, con la mandolina e mettetele da parte. Imburrate una teglia, e foderatela con la carta da forno (la imburriamo così la carta forno starà ben ferma). Prendete sei ring (coppapasta) e imburrateli bene in ogni cavità o angolo.

Inziate a comporre i tortini mettendo sul fondo le sfoglie di patata e passando poi ai bordi, avendo cura di non lasciare nessuno spazio vuoto o non coperto..questo permetterà al vostro tortino di non sformarsi..fate più strati sia sul fondo che nei lati, considerate che sono sfoglie di patata quindi cuoceranno molto velocemente vista la loro sottigliezza. Appena avrete creato una base omogenea anche ai lati, componetelo con il ripieno. La prima volta che ho cucinato (e inventato) questi tortini, aprendo il frigo del mio fidanzato, avevo trovato una meravigliosa scatola di foie gras comprata durante il nostro primo viaggio in Francia, non ho resistito e ho fatto dei tortini di patate con un formaggio molto stagionato – tipo pecorino – che ho tagliato a scaglie e un cuore di foie gras. Nel forno si è sciolto e sono venuti assolutamente divini! Per questa cena, però, avendo razziato il foie gras, mi sono dovuta accontentare del tartufo sott’olio (che ho usato anche per la ricetta del risotto funghi e tartufo, qui il link: http://mammaefigliaincucina.wordpress.com/2014/10/28/risotto-funghi-e-tartufo/), ma il risultato è stato ugualmente buonissimo!

Quindi, ho composto il mio ripieno mettendo la scamorza a fette, una paio di mezze fette di speck, il tartufo e poi ancora lo speck e la scamorza e ho ricoperto tutto con le patate. Se volete, potete fare due strati di ripieno, alternando con le patate, dipende dall’altezza dei vostri coppapasta. Preparateli non troppo tempo prima altrimenti si seccano e le patate diventeranno marroncine. Il tempo di preparazione è di circa 3 minuti a tortino e il tempo di cottura di circa 15.

Non appena cotti (lo potete verificare dal formaggio, spostando con la punta del coltello dal bordo le vostre patate, se il formaggio è sciolto, sono cotte. Verificate anche la consistenza delle patate, non devono essere dure ma croccanti), adagiateli ancora con il ring nel piatto da portata aiutandovi con una spatola, poi togliete il ring, spolverate del pepe nero e scialatevi (in dialetto siciliano: godetevi il vostro meritato pasto)


E’ il momento dei secondi… la Ruota di pesce spada all’Eoliana è un piatto semplice ma di grande effetto, tipico della tradizione culinaria di casa mia. Cucinarlo, vi darà moltissima soddisfazione, perché lascia tutti a bocca aperta ma è davvero semplicissimo da preparare. Trovate la ricetta di questa meraviglia qui…

E adesso passiamo al “secondo” secondo. Ricetta inventata al momento con quello che ho trovato nella dispensa del mio ragazzo (la cena era a casa sua!)

Salsiccia al vino rosso su purea di cannellini alla salvia e friarielli sott’olio con riduzione di vino rosso

La salsiccia romana è un mio grande dolore, insieme al pane. Sarò campanilista, ma come preparano questi due ingredienti nella mia terra, non lo fanno da nessun’altra parte..anzi forse nella nostra vicina Calabria ci sono quasi.

In Sicilia, la salsiccia è ben condita, con sale, pepe nero e finocchietto, oppure con gli stessi ingredienti, con in più l’aggiunta di formaggio e pezzetti di pomodoro. Mangiarla è un piacere. La carne viene esaltata dagli aromi e non sembra di mangiare solo un pezzo di carne “attozzato”. A Roma invece, per mio grande dolore la salsiccia è abbastanza basic, per cui mi devo attrezzare, ogni volta, a cucinarla in un modo che la renda leggermente più gustosa.

Mettete la salsiccia in una padella con dell’acqua e bucherellate affinché perda parte del suo grasso e si cuocia con esso. Non appena l’acqua sarà evaporata, mettere l’olio e farla dorare ben bene, regolare di sale e pepe e sfumare con il vino rosso. Lasciare cuocere per circa 10/15 minuti.

Nel frattempo, preparare i fagioli in scatola. Si, avete letto bene: in scatola, ma vi assicuro che nessuno noterà la differenza!

Ho recuperato due barattoli di cannellini conservati nel loro liquido e li ho messi in un soffritto di aglio e peperoncino, con tutto il liquido. Li ho fatti insaporire bene e poi ho aggiunto la salvia fresca e ho sfumato con il vino bianco per 5/6 minuti (i fagioli sono già cotti, questi passaggi servono solo a insaporirli e non farli sembrare in scatola).

A questo punto, direttamente nel mio amato wok ho frullato i fagioli con il frullatore a immersione, lasciandone qualcuno intero. A me piace molto il sapore della salvia, ma se a voi non piace, ricordatevi di togliere le foglie prima di frullare, altrimenti il sapore potrebbe risultare troppo forte. Finite con un filo d’olio evo e lasciate riposare.

I friarielli erano anch’essi sott’olio per cui li ho messi a sgocciolare per alcune ore in un colino. Si lo so cosa state pensando, non mi sono sforzata molto, ma questa cena era all’insegna dell’utilizzo di cose che avevo già a casa e questo era sott’olio di Napoli d.o.c., non potevo non usarlo! Se, invece, li avete freschi, il procedimento è semplice. Lavateli e scolateli bene. Fate soffriggere peperoncino e aglio nell’olio, calatevi i friarielli e coprite finché si “abbassano”, poi scoprite e lasciate cuocere a fiamma media, fino a cottura. Se si asciugano troppo durante la cottura, allungare con un paio di dita d’acqua e poi sfumare con il vino bianco, per dargli ancora più sapore.

Componiamo il piatto. Sulla base, la purea di fagioli (riscaldatela per un paio di minuti prima), poi la salsiccia senza il suo sughetto (anch’essa riscaldata per alcuni minuti prima di metterla nel piatto da portata) e intorno i friarielli. Terminate versando la riduzione di vino rosso rimasta in padella dopo la cottura della salsiccia o portatela a tavola in una salsiera cosicché la si possa aggiungere a piacere.

Ovviamente è finita subito, con tanto di complimenti! Date retta a me…farete un figurone e non se ne accorgerà nessuno! 🙂

Adesso, passiamo al contorno:

Zucchine Marinate

Avevo una triste zucchina in frigorifero e, come per le patate, in qualunque modo l’avessi cucinata non ne avrei tratto granché. Per cui ho usato la mia meravigliosa mandolina (sto diventando un’addicted) e ne ho ricavato un contorno coi fiocchi.

Ho tagliato le zucchine a rondelle (ma le potete tagliare anche nel verso della lunghezza: è chiaro che ne verranno meno) e le ho lasciate a marinare in un intingolo di olio, succo di limone fresco, sale, pepe e timo essiccato per 3 ore. Poi, le ho servite con il loro sughetto. Squisite!

Cannolini ripieni di ricotta e scaglie di cioccolato, con cacao amaro

Concludiamo in bellezza con un classico della cucina siciliana. I cannoli!

Solo che, questa volta, ci limiteremo al ripieno (le cialde le avevo già, per cui per la ricetta dovrete aspettare un po’!).

Ricotta di pecora, 300gr.; Zucchero a velo, 80 gr.; cioccolato fondente, circa 70 gr.

Mettete in un recipiente la ricotta di pecora ben sgocciolata, unite 80 gr. di zucchero a velo e frullate con il frullatore a immersione fino a ottenere un composto cremoso e non aspro (la ricotta può esserlo, a volte, per questo potete aggiungere anche un altro po’ di zucchero, a vostro piacimento, è solo una questione di gusto!). Sminuzzate il cioccolato fondente.

Una cara amica mi ha svelato un trucco da pasticceria: quando lo sminuzzate, si crea una polverina che, se unita a composti chiari, li “colora”, per cui, una volta sminuzzato il cioccolato, passatelo al colino così da eliminare quella polverina fastidiosa. Unite il cioccolato alla ricotta, amalgamate con il leccapentola e conservate in frigo fino al momento di servire.

A fine cena, mentre tutti si godono il meritato relax post cena, voi andate a riempire i cannoli.

Lo si fa agevolmente con un cucchiaino da un lato prima e dall’altro dopo. Posizionateli su un piatto da portata.

e spolverate a piacere zucchero a velo o cacao amaro. Io preferisco quest’ultimo perché esalta molto il sapore della ricotta, senza diventare stucchevole. Ma sono buonissimi anche senza nulla!

Se vi piacciono, oltre al cioccolato, potete aggiungere delle scorze di arancia candite (coming soon per la ricetta!)

Che dire…buona “cucinata” e buon appetito!!

G.